Progetto PON: “SCUOLA-LAVORO-TERRITORIO-INNOVAZIONE”
Percorsi di alternanza scuola lavoro con reti di strutture ospitanti
MODULO 1: “I CAMMINI RELIGIOSI IN TERRA JONICA”
Prof.ssa Roberta Bocci – Tutor scolastico
Tutor aziendali: prof.ssa Fabiana Mastrocinque; don Francesco Castelli; dott.ssa Debora Giorgi
https://camminireligiosi.weebly.com/#
Il progetto, svoltosi nel corrente anno scolastico tra i mesi di marzo e giugno per complessive 90 ore, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Taranto e l’Agenzia di Comunicazione Sirio Marketing di Taranto, è stato rivolto a n.15 alunne della classe 3° sez. A (indirizzo Linguistico Internazionale. Questo modulo, attinente alla programmazione PON 2014-2020, è stato finalizzato alla tutela e valorizzazione dei beni storico-culturali, artistici e paesaggistici della Città di Taranto e della sua Provincia. Infatti, il percorso denominato ”I cammini religiosi in terra jonica” ha inteso promuovere il nostro territorio evidenziando itinerari culturali incentrati sulla conoscenza della storia dei luoghi attraversati dai pellegrini e dai crociati, utilizzando metodi di indagine capaci di privilegiare gli usi, costumi e tradizioni popolari, sedimentati nel corsi dei secoli da questi eventi, con particolare riferimento a quelli religiosi. Il modulo si è dunque proposto di arricchire la promozione di questi beni – culturali, materiali e immateriali – esplorando fonti bibliografiche ecclesiastiche di non facile reperimento.
In particolare, le attività di ASL sono state incentrate sulla tutela e valorizzazione dell’asse della via Francigena in periodo medievale, percorso privilegiato verso la Terra Santa, che utilizzava il tracciato dell’antica via Appia, costruita durante il periodo della Roma repubblicana, anche per attraversare il territorio della terra jonica. La via Francigena (chiamata anche via della Francia o via Romea) collegava le tre principali mete religiose cristiane dell’epoca medievale: Santiago de Compostela (Spagna), Roma e Gerusalemme, da Canterbury all’Italia meridionale, raccogliendo i pellegrini fino ad arrivare agli importanti porti pugliesi (tra cui Taranto) che costituivano gli scali d’obbligo per tutte le navi che partivano per il Medio Oriente. Il viaggio, infatti, continuava via mare verso Costantinopoli (l’attuale İstanbul) per terminare a Gerusalemme.
In tutti i territori interessati dal percorso è ancora oggi frequente imbattersi negli antichi “testimoni“ di quella esperienza: chiese, conventi, casali, mansioni, ospitali e commanderie templari. L’uso della Francigena come via di intenso transito e di commercio portò ad un grande sviluppo di molte città, villaggi e centri collocati lungo il suo percorso. Il gruppo di studenti ha, dunque, lavorato sul percorso dell’Appia antica, da Acerenza ad Oria, per dimostrare che i pellegrini, attraversando tutta la dorsale rupestre del territorio tarantino, potevano visitare i numerosi santuari rupestri (come Santa Maria di Costantinopoli in agro di Castellaneta), chiese rupestri (come San Nicola di Casalrotto a Mottola, conosciuta anche come “la Cappella Sistina della civiltà rupestre”), monasteri (come Santa Maria della Giustizia a Taranto, antica domus per pellegrini e crociati) e cattedrali. Inoltre, parte di questo pellegrinaggio territoriale era legato alla devozione di S. Cataldo, come dimostrato dalla presenza di un affresco del patrono di Taranto nella chiesa della Natività a Betlemme, oggetto di una recente mostra fotografica allestita in periodo pasquale nella Galleria del Castello Aragonese di Taranto.
Il percorso progettato è stato portato avanti attraverso attività laboratoriali di formazione teorica e tecnico-pratica, avvalendosi di un’esperienza formativa pluriennale realizzata in partenariato tra il Liceo “Aristosseno”, professionisti e aziende partner, impegnati da tempo nello studio e valorizzazione del patrimonio storico-culturale, artistico ed archeologico locale.
Nel corso delle 90 ore del modulo, gli studenti guidati dai tutor aziendali e dalla scrivente in qualità di tutor scolastico, sono diventati “apprendisti storici, bibliotecari ed archivisti”, analizzando le schede tecniche dei vari reperti e le fonti bibliografiche e archivistiche, evidenziando alcuni luoghi storici ed artistici di straordinaria e rara bellezza, simboli di fede e religiosità attraverso i secoli per le popolazioni di terra jonica .
I percorsi laboratoriali hanno facilitato lo sviluppo di competenze da utilizzare come formazione permanente. In particolare, le competenze trasversali (disciplinari, interdisciplinari, organizzative e relazionali), ben collegate con gli aspetti più significativi dell’identità territoriale, integrati con applicazioni tecnologicamente all’avanguardia, in un ideale connubio tra dimensione locale e globale (modello glocal).
Questo percorso, infatti, ha inteso realizzare l’internazionalizzazione delle attività didattiche poste in essere e dei prodotti culturali da esse veicolati, allo scopo di favorire la fruizione consapevole, la salvaguardia e la valorizzazione dei beni storico-culturali, consolidando il senso di appartenenza delle giovani generazioni al territorio.
In collaborazione con la Biblioteca R. Guardini dell’ISSR Giovanni Paolo II, della Biblioteca Arcivescovile G. Capecelatro e dell’Archivio Storico Diocesano di Taranto, il percorso è stato volto al reperimento e analisi di documentazione anche inedita, repertori di fonti preziosissime che raccontano il patrimonio ecclesiastico di un’epoca importante per la vita delle comunità joniche. Su questi documenti, l’esperienza di ASL traccia il percorso di un cammino religioso, ma anche antropologico, attraverso la narrazione di fatti e luoghi: un cammino capace di fare emergere l‘interazione tra vita sociale e spiritualità, capace di informare e di formare la quotidianità, le abitudini e le consuetudini della comunità jonica, stratificati nel corso del tempo.
Il tema, per la sua innovazione (ricerca e catalogazione informatizzata) e sperimentalità (promozione territoriale), ha necessariamente posto l’attenzione sulla città di Taranto quale sede Arcivescovile e snodo fondamentale per l’organizzazione territoriale a tutte le scale. Sono state anche scelte alcune località rilevanti dell’Arcidiocesi, anche in qualità di tappe intermedie di una direttrice viaria, in grado di evidenziare la funzione della Città di Taranto nel quadro delle vie di pellegrinaggio: il Comprensorio di S. Maria della Giustizia nei pressi del fiume Tara, la Cattedrale di S. Cataldo ed i luoghi di culto della città vecchia di Taranto, il Convento dei Battendieri e la basilica dei Santi Pietro e Andrea sul Mar Piccolo.
Al tracciato prescelto si sono, infatti, affiancati studi su alcuni dei santi principalmente venerati in loco o in altri luoghi che attivavano itinerari di pellegrinaggio (continuità ed innovazione tra paganesimo e cristianesimo): dai luoghi di culto a tutti gli elementi materiali mobili che ruotavano attorno al pellegrino, alle sue tappe, ai suoi viaggi tra le grandi e piccole mete.
Questo itinerario di ASL ha avuto il suo punto di forza nell’esperienza di catalogazione scientifica dei documenti bibliografici (patrimonio librario antico e moderno secondo i sistemi di catalogazione informatica on line e riconosciuto dal Sistema Bibliotecario Nazionale) ed archivistici (analisi delle pergamene e di alcune tra le più significative Visite Pastorali conservate presso l’Archivio Storico Diocesano). In tal modo, questo percorso di ASL ha promosso anche il progetto BeWeb della Conferenza Episcopale Italiana (Ufficio Nazionale dei Beni Culturali Ecclesiastici), con l’ausilio di strumenti tecnologicamente avanzati, in grado di coinvolgere sia gli studenti impegnati che il grande pubblico a cui è diretta la divulgazione.
Per quanto riguarda l’elaborato finale, infatti, attraverso un percorso guidato teorico e pratico, gli studenti sono stati coinvolti a partire dalla multimedialità che sono stati in grado di produrre con i dispositivi a loro disposizione (smartphones, fotocamere, videocamere) o con elaborati grafici scansionati e montati (carte geografiche, in particolare), per poi giungere ad un prodotto quasi professionale e di grande impatto. Inoltre, è stato realizzato un sito/blog con immagini e testi raccolti nelle varie fasi di studio e condivisi in rete, per divulgarne i risultati nel modo più ampio possibile. L’obiettivo generale è stato triplice: scrivere in formato multimediale parti magari inedite o poco esplorate dei cammini religiosi di terra jonica; formulare delle possibili ipotesi di percorsi tematici e religiosi nel territorio; diffondere una buona pratica di ricerca storica applicata alla conoscenza, promozione e valorizzazione del territorio. La manifestazione finale si è svolta il 23 luglio 2018, nell’area archeologica di v. Marche a Taranto, con ampia diffusione sugli organi di stampa e tv locali.
Prof.ssa Roberta Bocci – Tutor scolastico