Taranto, l’aggressione dei “pacifisti” alla nave militare
Il 24 Febbraio 2022 Vladimir Putin, presidente della Federazione Russa, ha dichiarato guerra all’Ucraina.L’impatto della
Il 24 Febbraio 2022 Vladimir Putin, presidente della Federazione Russa, ha dichiarato guerra all’Ucraina.
L’impatto della guerra si avverte non solo da un punto di vista politico ed economico, ma soprattutto sul piano psicologico.
Il presidente russo, imponendo il proprio potere e reprimendo il dissenso del popolo, ha seguito le orme di dittatori del passato, instaurando un vero e proprio “regime del terrore”.
Oltre a seminare paura tra i cittadini ucraini, minacciati dall’arma nucleare e dagli attacchi dell’esercito russo, costretti alla fuga dal proprio Paese e a immani sofferenze, Putin ha di fatto costretto il suo stesso popolo ad isolarsi, per l’ennesima volta nella storia, dal resto del mondo.
Il terrore per la guerra, che si traduce nella capacità dell’uomo di essere brutale, induce sofferenza, oltre che ai popoli direttamente colpiti, anche a tutti noi.
Questo clima di tensione e timore per le conseguenze della guerra e della sua imprevedibilità si respira anche nella nostra città, Taranto.
Lo stesso timore, unito alla disinformazione, può portare a compiere gesti irrazionali: ne è un esempio l’episodio avvenuto nella giornata del 16 Marzo scorso sulla banchina del canale navigabile – lato città vecchia. Qui un gruppo di persone ha scagliato pietre contro la nave militare Carabiniere, che attraversava il Mar Piccolo diretta all’Arsenale.
I manifestanti, muniti di striscioni con la scritta “La guerra la stiamo già pagando: chi con la vita, chi con la fame. No Nato! No Putin!” hanno poi inveito contro i militari italiani, urlando “vergogna” e “assassini, assassini”.
L’episodio, registrato e condiviso sui social, è subito diventato virale, raccogliendo centinaia di condivisioni e commenti che criticano il gesto vergognoso e dimostrano solidarietà ai militari.
“Ciò che è accaduto ha dell’incredibile – ha osservato in merito il deputato pugliese del Pd Ubaldo Pagano– atti di assoluta gravità, commessi da sedicenti ‘pacifisti’, che è indispensabile condannare e perseguire fino in fondo. È comprensibile lo stato di ansia e preoccupazione per quanto sta avvenendo in Ucraina, ma episodi del genere non possono trovare alcuna giustificazione, soprattutto quando sono messi in atto nei confronti delle nostre forze armate, che quotidianamente svolgono un eccezionale lavoro a garanzia dell’ordine pubblico e della sicurezza di tutti noi”.
Sul fronte delle indagini, sono in corso accertamenti da parte della Digos, che si sta occupando di identificare chi ha lanciato i sassi; secondo quanto trapelato dalle notizie degli inquirenti, le persone individuate sarebbero riconducibili agli ambienti dei centri sociali.
Ciò che conforta, secondo molti pareri, è che il terribile atto sia stato commesso da un ristretto gruppo di persone, non rappresentando quindi i sentimenti di rispetto e gratitudine riservati dalla maggioranza dei cittadini tarantini nei confronti del sacrificio di donne e uomini in divisa, disposti a preservare la pace.