Quando il Covid interviene, una psicologa conviene
La pandemia da COVID-19 da più di un anno espone a rischi sinora sconosciuti la
La pandemia da COVID-19 da più di un anno espone a rischi sinora sconosciuti la salute di tutti noi, stravolgendo le nostre abitudini e i nostri equilibri. Proprio per questo, il nostro Liceo Aristosseno ha aderito ad un progetto nazionale del Ministero dell’Istruzione che prevede la presenza di uno psicologo a disposizione di alunni, genitori e docenti, al fine di garantire un supporto morale e psicologico. La figura professionale su cui da oggi possiamo fare affidamento in caso di ansia, stress, difficoltà relazionali, insuccesso scolastico etc. è la dottoressa Maria Paola Amato, selezionata per mezzo di un bando pubblico indetto dal nostro Liceo.
Cliccando su un apposito link dal proprio account scolastico, è possibile prenotare direttamente un appuntamento gratuito con la dottoressa Amato, per discutere e affrontare preoccupazioni e paure, a cui tutti noi dobbiamo far fronte in questo periodo così difficile e incerto. Un modulo di consenso informato dei genitori è richiesto nel caso di alunni minorenni.
La pandemia, in quanto evento traumatico, sta generando in molti un forte disagio emozionale, frutto dello stress disfunzionale cui essa ci costringe. Ciò provoca indirettamente dei cambiamenti di abitudini e prospettive. Siamo prede di un senso di fragilità e incertezza, che in alcuni assume i tratti dell’ipocondria vera e propria: il rischio di contrarre il virus sembra essere nascosto in ogni angolo.
La quarantena, e più in generale l’isolamento sociale, producono cambiamenti della nostra fisiologia, ad esempio lo stravolgimento del ritmo sonno-veglia, delle nostre abitudini alimentari e di movimento, variazioni nella nostra esposizione alla luce naturale del sole. Sono tutti elementi che possono avere un impatto diretto sulla regolazione di quelle aree del nostro cervello che presiedono alle funzioni emotive e psico-sociali.
Dai dati preliminari di uno studio scientifico promosso dal Dipartimento di Scienze Biomediche di Humanitas University, a cui hanno partecipato 2400 persone attraverso un questionario on line, è emerso che una parte consistente degli intervistati ha lamentato un peggioramento nei rapporti con il partner (21%) o con i figli (13%).Il 50% dei lavoratori ha riportato un incremento nella fatica percepita durante lo svolgimento della propria attività lavorativa e il 70% circa degli studenti ha dichiarato una sensibile diminuzione della concentrazione nello studio. Riguardo agli stili di vita, il 7-8 % degli intervistati ha aumentato il consumo di alcolici o di nicotina, oppure ha iniziato a farne uso, il 33% ha diminuito o smesso di praticare attività fisica e il 40% ha dichiarato di aver diminuito la propria attività sessuale.
Queste ricerche ci permettono di comprendere che la situazione non è da sottovalutare e che ognuno di noi ha bisogno di una valvola di sfogo e di dare voce alle proprie preoccupazioni. L’opzione migliore, quindi, piuttosto che affrontare da soli il continuo stress a cui la pandemia ci sottopone quotidianamente, è quella di affidarsi ad una valida figura professionale, affinché questa possa indirizzarci verso un percorso più sano ed equilibrato.
Mihret Cigliola
Manuela Conversano
Nicole Doro
Giorgia Longo