Fine Aprile

Nell’ambito del progetto extra-curriculare di scrittura creativa in lingua spagnola Cuentacuentos, guidato dalla professoressa Gabriela

Nell’ambito del progetto extra-curriculare di scrittura creativa in lingua spagnola Cuentacuentos, guidato dalla professoressa Gabriela De Pace, diversi alunni hanno sperimentato come un racconto – un releto – possa nascere dalle sensazioni suscitate da un’opera d’arte. Qui di seguito un esempio, scaturito dalla visione del dipinto La passeggiata, di Marc Chagall.


Marc ChagallLa Passeggiata, 1917-1918, olio su tela, cm 170 x 163,2. San Pietroburgo, Museo di Stato Russo . Fonte: https://www.analisidellopera.it/marc-chagall-la-passeggiata/

C’è aria di primavera, il sole di fine Aprile ti bacia il volto, lo percepisco mentre vengo rapita dal tuo sguardo, i tuoi occhi sono il mare in cui mi perdo ma al contempo la casa in cui mi rifugio. Il mio respiro viene pervaso dal tuo profumo, che mi permette di toccare il cielo con un dito, riesce a sovrastare il profumo di tutti i fiori che invadono questo prato verde su cui ci siamo sdraiati, abbracciati, amati; dove abbiamo corso, passeggiato, dove mi sembrava di volare mentre stringevo la tua mano. Era come se quella collinetta, che ha caratterizzato tutta la mia vita, cambiasse quando ci andavo con te. Mi sentivo invincibile, come se al mondo non ci fossero problemi; come se io non avessi problemi, le sensazioni negative sparivano, di conseguenza, quel peso che mi teneva inchiodata al suolo mi permetteva finalmente di volare, ricominciando a respirare. Tu mi permetti di respirare. Sei stato la mia quiete dopo la tempesta, hai alleviato il dolore che mi logorava, il dolore che causavo a me stessa. Quelle notti infinite mentre fissavo il vuoto e combattevo con i miei pensieri sono cambiate, il nodo in gola si è allentato e le voci si sono placate. Tutto sembra essersi fatto più nitido, ciò che sembrava impossibile ora fa parte della quotidianità. E quel mostro che molti rincorrono ammaliati dal quale io scappavo il più veloce possibile, mi ha trovata e mi ha messo davanti a te; adesso, guardandomi intorno, forse quel “mostro” l’avevo semplicemente conosciuto nel suo giorno sbagliato.

-Alessandra Pizzoleo

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