Queste mattine così silenziose

Restiamo scuola, perché mai come in questo periodo dobbiamo essere uniti. Non ci saremmo mai

Restiamo scuola, perché mai come in questo periodo dobbiamo essere uniti.
Non ci saremmo mai aspettati di concludere quest’anno scolastico combattendo una pandemia, che ha messo tutti con le spalle al muro sequestrandoci dalla nostra quotidianità.
Cerchiamo di trovare attimi di regolarità nell’anormalità. Le giornate sono tutte uguali, scandite da videolezioni in cui i professori cercano in tutti i modi di farci sentire a nostro agio, aiutandoci a trasportare questo enorme peso che grava su tutti noi. Le ore sembrano infinite, e nonostante la speranza di un domani migliore, noi adolescenti ci sentiamo soffocare da questo nemico invisibile, che non ci permette di esprimere le nostre emozioni, la nostra gioventù.                           

Questa condizione di incertezza e precarietà ci sta insegnando, però,  ad apprezzare il valore del tempo e della libertà, facendoci riflettere su alcuni valori che la nostra routine, troppo rumorosa e frenetica, ha accantonato. È triste constatare che a ricordarci l’importanza e la bellezza della nostra vita, di cui troppo spesso ci lamentiamo, ci sia voluta una quarantena. A farci pensare a quanto fosse bello svegliarsi la mattina con la paura di una possibile interrogazione, che però veniva immediatamente stemperata dal sorriso della compagna di banco. A quanto siano silenziose le mattinate senza i ragazzi dell’ultimo banco, da cui provenivano battute, risate e palline di carta. Il sospiro di sollievo dopo aver consegnato un compito e il successivo abbraccio a chi ti è vicino, ricco di sorpresa per un voto sorprendentemente alto.                

Queste settimane ci stanno cambiando, stiamo ripensando a tutte le parole non dette, le occasioni sprecate, gli abbracci negati, ma appena tutto questo sarà finito saremo di nuovo pronti a far esplodere i nostri sentimenti.

1 thought on “Queste mattine così silenziose

  1. Grazie Francesca, come sempre molto sensibile e profonda. Ci dobbiamo chiedere se quanto tutto sarà finito saremo capaci di rileggere questa esperienza e dare il senso anche alle piccole cose? Ce lo auguriamo tutti… ti abbraccio.

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