Parliamo di pace!
Attivo ormai da dodici anni, il Laboratorio di Pace è tra le iniziative formative extra-curriculari
Attivo ormai da dodici anni, il Laboratorio di Pace è tra le iniziative formative extra-curriculari più longeve del Liceo Aristosseno.
Ideato e tenuto dalla professoressa Lucia Schiavone, il Laboratorio propone una serie di attività per aprire la mente verso nuovi orizzonti e sviluppare uno sguardo consapevole su ciò che succede attorno ad ognuno di noi. La sua nascita deriva, infatti, dal profondo bisogno della comunità scolastica di soffermarsi sulle ragioni della pace piuttosto che su quelle della guerra, che solitamente caratterizzano i programmi scolastici curriculari.
Il Laboratorio si sviluppa attraverso momenti di discussione aperta, così da sperimentare pratiche di pace anche a livello interpersonale tra i partecipanti, letture condivise e riferimenti ad autori che si sono impegnati in ambito sociale e civile. È leggendo scrittori come Aldo Capitini e Danilo Dolci, infatti, che chi partecipa al Laboratorio fa esperienza di condivisione.
Uno dei concetti cardine intorno a cui ruota il Laboratorio è proprio la condivisione, che è poi caratteristica dell’essere umano: la socializzazione profonda tra i ragazzi è, in definitiva, “l’anima” di questo progetto.
Quest’anno, o almeno prima che intervenisse la sospensione dovuta all’emergenza Coronavirus, il Laboratorio coincideva in particolare con un percorso di meditazione sul tema dei “muri” visibili e invisibili attorno a noi, anche per la coincidenza con il trentesimo anniversario della caduta del muro di Berlino.
A partire da ciò, nei mesi appena trascorsi si è spaziato tra molti spunti, che vanno dall’iniziativa “Combatants for peace”, dedicata a ridurre il sentimento di contrapposizione tra israeliani e palestinesi, fino alla discussione sui vari “muri invisibili” costruiti nel nostro territorio, tra altri popoli o persino nella nostra mente e nel nostro modo di essere.
Talvolta è proprio tra noi studenti che si presentano “muri”: pensiamo solo alla divisione tra i nuovi arrivati e gli studenti più grandi. Tuttavia, iniziative come il Laboratorio di Pace ci dimostrano che i muri si abbattono rendendo visibile quanto si è simili, pur nella differenza delle esperienze vissute.
Parlare concretamente di pace vuol dire iniziare dalle cose più vicine, significa lavorare innanzitutto per la propria città e per il proprio territorio, confrontando queste situazioni con le dinamiche più generali, secondo il motto Pensare globale, agire locale.
È anche per questo che il Laboratorio negli anni ha previsto la possibilità di spostarsi oltre i confini cittadini e scolastici, promuovendo la partecipazione a numerose marce e cortei, come quelli di Alessano-Santa Maria di Leuca (due anni fa, in memoria di Don Tonino Bello) e di Perugia-Assisi, al quale il nostro Liceo ha preso parte per ben sette volte. In occasione di entrambe le marce, i ragazzi del Laboratorio di Pace hanno esposto i propri lavori, frutto delle attività svolte durante l’anno.
Non c’è che da augurarsi che questo progetto continui ad essere fonte di riflessione personale e stimolo per l’agire consapevole di ciascuno di noi, partendo dal proprio piccolo fino ad arrivare alle imprese più grandi.
Denise Apicella e Federica Valente
Carissimi, avete dato spazio alla PACE ed al nostro semplice e quotidiano impegno, grazie! SIAMO IN PERFETTA SINTONIA D’INTENTI, che bello, ma, anche se non fosse così, Vi ringraziamo tanto per il valore che date alle azioni anche piccole che possono dare vita (e generano già) riflessione, cura e dialogo tra le persone, premesse della vera Pace . Complimenti per il blog: fatto molto bene, denso, FONDAMENTALE. Grazie ancora